Arriva puntuale, come ogni primavera/estate, il dilemma su quale prodotto solare sia meglio scegliere.
Iniziamo da qui.
Dal sole ci arrivano due tipi di raggi UV:
– gli UVB si fermano all’epidermide, allo strato cioè più superficiale della nostra pelle provocando danni nell’immediato come ustioni ed eritemi
– gli UVA: sono invece più insidiosi perché, penetrando in profondità a livello del derma, rompono i ponti di collagene ed elastina causando invecchiamento precoce della pelle o melanoma nei casi più gravi (che non sono poi così sporadici come ci ostiniamo a credere). Questi raggi passano anche se il cielo è nuvoloso (metti la crema anche quando il sole è coperto)
Ne deduciamo subito che abbiamo bisogno SEMPRE (e sottolineo SEMPRE) di proteggere la nostra pelle con delle protezioni solari adeguate al nostro fototipo! Non mi soffermerò a spiegarvi cos’è il fototipo, ne parleremo in un secondo momento.
La pelle viene protetta dai raggi UV grazie ai FILTRI. Questi possono essere di due tipi.
– CHIMICI costituiti da molecole sintetiche che assorbono i raggi UV, li scompongono e li trasformano in calore. Questa reazione chimica, oltre ad innalzare potrebbe dar luogo a dei prodotti di degradazione che possono causare dermatiti, allergie ed eritemi (tantissime di voi hanno risolto il problema dell’eritema semplicemente passando ad un solare eco) .
Inoltre sono particolarmente inquinanti tanto che in alcuni paesi sono stati vietati perché responsabili di causare danni irrimediabili alla barriera corallina e all’ambiente marino.
Ve lo dico subito: I filtri chimici non mi piacciono neanche un po’. Alcuni sono anche sospettati di essere dei disturbatori endocrini, altri penetrano rapidamente e ne sono state trovate tracce nel latte materno e per questo sono tenuti sotto controllo dalla FDA; tra i più diffusi filtri chimici appuntatevi questi: BUTYL METHOXYDIBENZOYLMETHANE, BENZOPHENONE-3, OCTOCRYLENE, TEREPHTHALYLIDENE DICAMPHOR SULFONIC ACID, Octyldimethyl-PABA (OD-PABA), Octyl-Methoxycinnamate.